Fonti

1. Archivi 

  • Historical Archives of the European Union [EN]. Gli Archivi storici dell’Unione europea (ASUE), con sede a Fiesole (IT), sono stati istituiti nel 1983 a seguito del regolamento del Consiglio e della decisione della Commissione delle Comunità europee di aprire al pubblico i loro archivi storici. Gli obiettivi posti in capo all’ente sono di conservare e rendere accessibili alla ricerca gli archivi depositati dalle istituzioni dell’UE, raccogliere e conservare documenti privati di individui, movimenti e organizzazioni internazionali coinvolti nell’integrazione europea, facilitare la ricerca sulla storia dell’Unione europea, promuovere l’interesse pubblico per l’integrazione europea e migliorare la trasparenza in il funzionamento delle istituzioni dell’UE. I fondi sono consultabili in loco, alcuni sono stati digitalizzati e resi accessibili online. Anche i progetti di Oral History, che raccolgono interviste a protagonisti dell’integrazione europea, sono per gran parte accessibili online.
  • Archivi storici del Parlamento europeo. Questi archivi, con sede in Lussemburgo, offrono un’ampia gamma di fonti, articoli e studi di carattere storico circa il ruolo svolto dal Parlamento europeo nel processo di integrazione europea. La collezione comprende circa cinque milioni di registrazioni elettroniche che vanno dal 1952, anno di istituzione dell’Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio fino alle legislature più recenti. Tali documenti riguardano le attività legislative, politiche e amministrative dell’istituzione e comprendono immagini, manifesti, registrazioni audio che rispecchiano quanto avveniva nel corso delle sedute plenarie, i fascicoli di cui si occupavano le commissioni e come il Parlamento interagiva con le altre istituzioni europee.
  • Archivi storici della Commissione. Raccoglie documentazione relativa agli esecutivi della CECA, della CEE e dell’EURATOM, in base a diverse tipologie: verbali delle sedute; testi prodotti dal Segretariato esecutivo; discorsi; altre collezioni come rapporti generali, bollettini, e studi. Un database interno, denominato ARCHISplus: searching the archival fonds, consente di individuare la collocazione del documento cartaceo e, eventualmente, di disporre di una versione digitale.
  • Archivio della Banca centrale europea. L’archivio della BCE è curato da un’apposita unità della Divisione Servizi di gestione dell’informazione presso la Direzione Generale Segretariato. L’archivio della BCE comprende atti provenienti: dal Comitato dei governatori delle banche centrali degli Stati membri della Comunità europea (1964-1993); dall’Istituto monetario europeo (1994-1998); dalla Banca centrale europea (dal 1998).
    In linea con l’impegno all’apertura e alla trasparenza della BCE, gli atti divulgati e gli ordini del giorno e verbali del Comitato dei governatori possono essere consultati in formato pdf.
  • European Union Audiovisual o Mediateche dell’UE [EN, DE, FR]. Repository relativo a materiale fotografico, audio e video alle diverse collezioni delle istituzioni e delle agenzie comunitarie dagli anni ’50 a oggi. 
  • Archives of the Council of Europe [EN, FR]. Il Consiglio d’Europa mette a disposizione la documentazione ufficiale di diversa tipologia (archivi audiovisivi, elettronici, cartacei o web) e secondo specifiche modalità di ricerca, come motori interni o timeline. Una specifica schermata di interrogazione consente di reperire e consultare materiale digitalizzato.
  • Konrad Adenauer Stiftung [DE]. L’archivio della Fondazione mette a disposizione documentazione, anche digitalizzata, relativa alle organizzazioni cristiano-democratiche europee, alla CDU, al gruppo democratico-cristiano al Parlamento europeo e al PPE. Una sezione apposita è dedicata ai manifesti.

2. Cataloghi 

  • SBN [IT]. Il catalogo SBN (OPAC SBN) consente all’utenza di accedere al catalogo collettivo delle biblioteche che partecipano al Servizio Bibliotecario Nazionale, ovvero la rete delle biblioteche italiane promossa dal MiBAC, dalle Regioni e dalle Università, e coordinata dall’ICCU, finalizzata ai servizi agli utenti. Vi aderiscono quasi 4900 biblioteche statali, di enti locali, universitarie, di istituzioni pubbliche e private, operanti in diversi settori disciplinari.
    Tramite il catalogo OPAC SBN è possibile identificare i documenti di interesse; individuare le biblioteche che li possiedono e accedere alla scheda anagrafica della singola biblioteca; accedere ai cataloghi locali per informazioni aggiuntive sulla disponibilità del documento; accedere al servizio in linea di prestito da remoto o fornitura di documenti in riproduzione (ILL SBN) se la biblioteca partecipa a tale servizio. 
  • WorldCat. WorldCat è una rete di contenuti digitali e servizi di biblioteche. Le biblioteche WorldCat sono finalizzate a fornire accesso, direttamente sul Web, a risorse come libri, CD musicali e video, audiolibri. È inoltre possibile trovare citazioni di articoli con collegamenti al loro testo completo; materiali di ricerca autorevoli, come documenti e foto di rilevanza locale o storica; e versioni digitali di oggetti rari che non sono disponibili al pubblico. Poiché le biblioteche WorldCat servono diverse comunità in decine di paesi, le risorse sono disponibili in molte lingue.

3. Banche dati 

  • EUR-Lex. EUR-Lex consente di accedere gratuitamente a documentazione ufficiale dell’UE, come la Gazzetta ufficiale autentica dell’Unione europea; il diritto dell’UE (trattati, direttive, regolamenti, decisioni, legislazione consolidata, ecc.); i documenti preparatori (proposte legislative, relazioni, Libri bianchi e Libri verdi, ecc.); la giurisprudenza dell’Unione europea (sentenze, ordinanze, ecc.); gli accordi internazionali; i documenti dell’EFTA. La banca dati viene aggiornata ogni giorno e contiene documenti anche del 1951. Ogni documento è provvisto di una serie di metadati analitici (riferimento della pubblicazione, date, parole chiave, ecc.) organizzati in schede diverse. 
  • Portale Open Data dell’UE. Il portale Open Data dell’Unione europea permette di accedere a una gamma sempre più ampia di dati dall’Unione europea (UE) e di altri organismi dell’UE. I dati sono di tipo geografico, geopolitico e finanziario; statistiche; risultati elettorali; atti giuridici; dati sulla criminalità, la sanità, l’ambiente, i trasporti e la ricerca scientifica. Il portale offre: un catalogo standardizzato, che fornisce un accesso più facile ai dati aperti dell’UE, un elenco di applicazioni informatiche e di strumenti web che riutilizzano tali dati, un editor di query endpoint SPARQL, un accesso REST API.
  • Pubblicazioni dell’UE. L’Ufficio delle pubblicazioni pubblica quotidianamente la Gazzetta ufficiale dell’Unione europea nelle lingue ufficiali dell’UE. A partire dal 2013, l’edizione elettronica della GU (e-GU) è considerata autentica e produce effetti legali. Periodicamente l’Ufficio produce numerose pubblicazioni nell’ambito delle politiche e delle attività di comunicazione delle istituzioni e degli altri organismi dell’UE e le rende disponibili in formato cartaceo o elettronico.
  • CASE (Motore di ricerca degli archivi centrali) [FR]. Strumento di ricerca degli archivi del Consiglio che dà accesso alle descrizioni dei fondi. È possibile effettuare la ricerca mediante titolo, descrizione del contenuto o numero del documento del Consiglio/della Commissione. Le descrizioni degli archivi su CASE sono attualmente disponibili solo in francese e per ottenere risultati validi, la ricerca va effettuata usando termini in francese. Sono attualmente disponibili in linea documenti relativi alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio (1952-1965); alla Comunità economica europea e Comunità europea per l’energia atomica (1958-1975); al Consiglio/Coreper (1976-1985), al negoziato dei Trattati di Roma (1955-1957) e di altre serie minori. Per alcuni di questi fondi, CASE consente di visualizzare anche gli oggetti digitali. Le descrizioni degli archivi di ciascun fondo sono elencate anche in inventari in formato PDF. 
  • DORIE (DOcumentazione e Ricerca sulle questioni Istituzionali Europee). La raccolta contiene invece una scelta di documenti e di estratti di documenti relativi alle istituzioni e al processo decisionale dell’Unione europea, nonché alle varie conferenze intergovernative che hanno preparato le revisioni dei trattati istitutivi. Essa intende mettere a disposizione di un pubblico specializzato una raccolta non esaustiva di documenti costituita nel corso degli anni dai servizi della Commissione europea per proprio uso.
  • TED. Il Tenders Electronic Daily (TED) è la versione online del supplemento alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea dedicato agli appalti pubblici europei. Il sito TED pubblica 520 000 avvisi di appalti pubblici all’anno, compresi 210 000 bandi di gara per un valore pari all’incirca a 420 miliardi di euro.
  • CORDIS [EN, FR, DE, ES, IT, PL]. Il Servizio Comunitario di Informazione in materia di Ricerca e Sviluppo (CORDIS) è una banca dati della Commissione europea finalizzata a conservare i risultati dei progetti finanziati dai programmi quadro dell’UE per la ricerca e innovazione. Le informazioni rilevanti sono del tipo: schede informative dei progetti, partecipanti, relazioni, risultati finali e collegamenti a pubblicazioni ad accesso aperto

4. Biblioteche digitali e banche dati multimediali per la storia

  • Europeana. Europeana Collections fornisce accesso a più di 50 milioni di voci digitalizzate, tra cui libri, musica, opere d’arte e molto altro ancora; tutto ciò grazie ad avanzati filtri e metodi di ricerca. Le collezioni tematiche sono dedicate a arte, moda, musica, fotografia e Prima Guerra mondiale evidenziano gallerie, blog ed esposizioni ricchi di informazioni e spunti d’ispirazione.
  • The European Library (TEL). Lanciata dalla Conferenza dei bibliotecari nazionali europei (CENL) nel 2004 come catalogo delle biblioteche nazionali dell’UE è divenuta una delle infrastrutture più rilevanti di Europeana. TEL è una piattaforma digitale per il patrimonio culturale finanziata dalla Commissione europea, che ha raccolto oltre 11 milioni di registrazioni da biblioteche europee. L’accesso a questi dati è disposto attraverso Europeana.
  • World Digital Library [EN, ES, FR et al.]. È un progetto della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, realizzato con il sostegno dell’UNESCO e in collaborazione con biblioteche, archivi, musei, istituzioni educative e organizzazioni internazionali di tutto il mondo. Il WDL mette a disposizione su Internet, gratuitamente e in formato multilingue, risorse culturali di tutti i paesi e culture. Il WDL consente di reperire documenti storici su un sito, in vari modi. Il contenuto del WDL comprende libri, manoscritti, mappe, giornali, riviste, stampe e fotografie, registrazioni sonore e film.
  • Internet Archive [EN]. Progetto avviato nel 1996, intende “fornire l’accesso universale a tutte le conoscenze”, costruendo una biblioteca digitale di siti internet e altri manufatti culturali in forma digitale. Offre libero accesso a ricercatori, storici, studiosi e al pubblico in generale. Attualmente, la piattaforma dispone di 20 anni di storia web, accessibile tramite la “Wayback Machine”, e gestisce con numerosissime biblioteche pubbliche e private il programma “Archive-It” per identificare importanti pagine web. Offre gratuitamente libri in open access o fuori stampa.
  • Google Books. Google Libri è un servizio di Google Inc. che consente una ricerca testuale nel patrimonio di libri e riviste che Google ha scansionato e depositato nel suo database digitale. I libri sono forniti da editori e autori tramite il Programma Partner di Google Libri o dai partner della biblioteca di Google tramite il Progetto Biblioteca. Inoltre, Google ha stretto una partnership con numerosi editori di riviste per digitalizzare i propri archivi. A partire da ottobre 2015, il numero di titoli di libri digitalizzati è stato di oltre 25 milioni. I quattro livelli di accesso utilizzati su Google Libri sono: visualizzazione completa; anteprima; vista frammento; nessuna anteprima.
  • JSTOR [EN]. Fornisce l’accesso a oltre 12 milioni di articoli di riviste accademiche, libri e fonti primarie in 75 diverse discipline attraverso una piattaforma di ricerca e insegnamento. L’accesso è gratuito o a basso costo. I ricercatori possono utilizzare specifici datasets – già predisposti o da organizzare in proprio – per la ricerca e il salvataggio degli item. JSTOR fa parte di ITHAKA, un’organizzazione no profit che comprende anche Artstor, Ithaka S+R e Portico. 
  • Persée.fr [FR, EN]. Fondata nel 2003, Persée è un’iniziativa congiunta tra enti, università e autorità pubbliche francesi. La sua missione principale è di promuovere la conoscenza del patrimonio documentario a beneficio della ricerca, assicurandone la diffusione, l’arricchimento e la conservazione. Persée favorisce la convergenza tra la digitalizzazione del patrimonio e l’editoria elettronica, oltre a criteri di apertura e condivisione nell’accesso e nella circolazione della conoscenza.
  • ProjectMuse [EN]. Piattaforma fondata nel 1995, conserva e rende disponibili pubblicazioni digitali del settore umanistico o delle scienze sociali, a beneficio della comunità accademica di tutto il mondo. Attualmente, Project MUSE ha oltre 674 riviste di 125 editori diversi e offre oltre 50000 libri. Le risorse sono accessibili in open access, acquisto di titoli singoli o abbonamento.
  • Cairn.info [FR, EN]. Fondato nel 2005 da quattro editori accademici belgi e francesi, Cairn.info offre una vastissima collezione di pubblicazioni di lingua francofona nel campo delle scienze sociali e umane. Nel 2017, esso comprendeva più di 450 riviste e 8000 volumi dai più importanti editori di Francia, Belgio e Svizzera.