Linee di ricerca
La Cattedra Jean Monnet di Storia e politiche dell’integrazione europea promuove e partecipa a diverse linee di ricerca, attivate presso l’Università degli Studi di Bari o in altre sedi universitarie e centri di ricerca, attraverso pubblicazioni scientifiche, tesi di dottorato e di laurea.
Storia e memorie dell’Europa
La Cattedra è impegnata nell’analisi e nell’indagine storica delle politiche della memoria che, sul piano nazionale ed continentale, hanno retto la ricostruzione dei paesi europei nel secondo dopoguerra, presiedendone la graduale adesione ai nuovi equilibri di un sistema internazionale dominato da Stati Uniti e Urss.
In particolare, la riflessione si è sviluppata a partire dal rapporto tra la sconfitta complessiva del continente e i caratteri delle memorie nazionali democratiche e antifasciste del secondo dopoguerra, ponendo attenzione ai nodi posti dalle diverse politiche della memoria perseguite a livello nazionale fin dal 1945 e dall’accurata – per quanto comprensibile – elusione della loro incompatibilità. Questo nesso, infatti, può contribuire a spiegare la mancata o insufficiente costruzione di una memoria europea plurale, necessaria per sostenere su basi di più ampio consenso il progetto dell’UE; esso pone, del resto, le basi per un dibattito franco da aprire sull’uso pubblico della storia d’Europa.
In definitiva, storicizzare il rapporto tra storia e memoria in Europa significa investigare se abbia consistenza ermeneutica l’ipotesi di un canone duale delle memorie pubbliche europee. Un canone costituito da una scissione tra memorie nazionali autosufficienti e spesso incompatibili, e un discorso pubblico sull’integrazione cosmopolita e astratto dalle diverse esperienze. nazionali. Se un canone duale esiste, se le memorie d’Europa sono tra loro divise, si tratta allora di interrogarsi su quando la divisione sia cominciata e su quanto la crisi dell’integrazione sia stata preparata da una crisi profonda della coscienza storica europea, intesa come mancata consapevolezza di una comune appartenenza fondata sulla sconfitta della seconda guerra mondiale e sulla fine della centralità del continente.
Storia regionale dell’integrazione europea
La Cattedra è da tempo impegnata in un’attività di ricostruzione storica e di riflessione storiografica incentrata sull’ipotesi di una storia regionale dell’integrazione europea. Il punto di partenza di questo interesse risiede nell’esigenza di delineare la dimensione internazionale e specialmente comunitaria dello sviluppo delle aree periferiche – su tutti, il Mezzogiorno d’Italia – nel secondo Novecento, con un approccio che tenga conto delle trasformazioni economiche, sociali e dei processi di ricomposizione dei rapporti di funzionalità tra territorialità diverse.
Questa linea di ricerca, di conseguenza, attribuisce grande rilevanza alle forme e ai meccanismi di finanziamento comunitario, in particolare i prestiti erogati dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) a partire dal 1958 e l’utilizzo dei fondi strutturali – Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di orientamento e garanzia agricola (FEOGA) – da parte dell’Italia. La sovrapposizione di più sistemi legislativi e amministrativi, come l’intervento ordinario dello Stato, quello straordinario nel Mezzogiorno e la regionalizzazione, costituisce uno degli specifici interessi di ricerca.
Didattica della storia dell’integrazione europea
La Cattedra persegue, attraverso un’attività che si dipana tra ricerche scientifiche, progetti e tesi di dottorato e di laurea, l’obiettivo di approfondire la riflessione sulla condizione della didattica della storia e, in modo peculiare, della storia dell’integrazione europea. Si intende, in questo modo, definire protocolli e nuove pratiche didattiche che, anche con l’ausilio di strumenti laboratoriali e con il riscontro continuo di esperti e insegnanti, possano condurre a un approfondimento delle conoscenze su questo tema.